L’opposizione ha attaccato quella “narrazione ottimistica che governo e maggioranza hanno continuato a sostenere” nell’ultimo periodo.
“L’economia italiana non cresce più. Se per alcuni mesi era stata la più rapida in Europa ad agganciare la ripresa post-Covid, la spinta ora sembra esaurita“: questo l’allarme lanciato da Mario Sensini sulle pagine del Corriere della Sera. Il giornalista ha puntato i riflettori sul pil, sceso di uno 0,1% in più rispetto ai pronostici dello scorso trimestre, e sul tendenziale della crescita, praticamente dimezzato durante l’estate.
La frenata del prodotto interno lordo, secondo Sensini si tradurrà in “altre forti complicazioni per la manovra di bilancio 2024 del governo che contava su una crescita, quest’anno, dell’1%”. Stando a quanto riportato dal giornalista del Corriere, il Pil è sceso a causa della domanda interna. “L’apporto dei consumi privati – spiega Sensini – è stato pari a zero, mentre sia quello della spesa delle Amministrazioni pubbliche sia quello degli investimenti è risultato negativo“.
L’attacco dell’opposizione
“Questi numeri – commenta Antonio Misiani, il responsabile economico del Pd – insieme a quelli resi noti ieri sul calo dell’occupazione a luglio per la prima volta dopo sette mesi, confermano il deterioramento della condizione economica del Paese e demoliscono la narrazione ottimistica che governo e maggioranza hanno continuato a sostenere nei mesi scorsi. È tutta Europa a rischiare la stagflazione e l’Italia non fa eccezione, con buona pace della propaganda della destra. La prossima manovra di bilancio è chiamata a fare i conti con la realtà”.